Rotary Ragusa

Progetti di servizio anno rotariano 2017 – 2018

II progetto segue il solco tracciato dal Club con i service sulle problematiche “sociali”, che nell’ultimo quinquennio ha raggiunto significativi e consistenti traguardi.

L’obiettivo primario del Club è creare consapevolezza del “disagio sociale” presente all’interno della propria comunità, mediante l’acquisizione e/o il rafforzamento del concetto di “servizio” a favore degli altri con la pratica del “volontariato” in tutti i suoi aspetti e prospettive, anche di impiego lavorativo (ONLUS locali e/o internazionali); con il secondo obiettivo si vuole consentire un inserimento del “consapevole volontario” nell’ambito operativo.

La prima azione consta di un percorso educativo esperenziale rivolto ai giovani ed agli alunni del secondo biennio e del quinto anno dei principali Istituti Superiori del territorio — con effetti, indirettamente, rivolti ai rispettivi gruppi sociali e familiari (docenti, amici, gruppo dei pari) – con lo scopo di formare e/o rafforzare l’idea di corresponsabilità ed il sentimento di cittadinanza attiva tramite i valori del volontariato.

Si intende proporre un laboratorio formativo—attivo, della durata di 20 ore, oltre un incontro propedeutico al volontariato con i responsabili dei servizi, con un massimo di 25 partecipanti. Verranno realizzati n. 4 moduli/laboratorio per un complessivo di circa 100 partecipanti.

I laboratori mirano a formare i partecipanti – così da modificarne virtuosamente i modi di porsi nei confronti delle diversità e dell'”altro” — ed al contempo, farli divenire “soggetto educativo per la collettività” fornendogli nuovi strumenti per l’approccio agli interventi sulle vecchie e nuove povertà ed il disagio in genere. Ciò, mediante l’impiego della metodologia della peer education (educazione tra pari), la strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status. I giovani, quindi, saranno un “tramite” per incontrare e trasmettere competenze ai loro pari, per invogliarli alla partecipazione, alla sperimentazione, alla creatività, allo scambio. Durante il periodo di volontariato, fondamentale sarà il contatto con gli utenti e i volontari Caritas che operano nei servizi.

Ogni modulo di laboratorio si articolerà in 7 lezioni di 3 ore ciascuna circa (o, nel caso di svolgimento mattutino di 4 lezioni da 5 ore) tenute da operatori della Caritas Diocesana di Ragusa con esperienza ultra decennale nella formazione agli studenti ed agli operatori, secondo il seguente schema di riferimento:

I INCONTRO: conoscenza e comunicazione interpersonale; dinamiche sociologiche che riguardano il rapporto col diverso; diversità come arricchimento, ma anche come potenziale forma di risoluzione dei conflitti;

Il INCONTRO: il ruolo del volontariato, la cittadinanza attiva, leggi di riferimento e possibilità di impegno nel territorio della provincia;

  1. INCONTRO: dinamiche sui giudizi di valore, pregiudizi e stereotipi; simulazione di un’attività che costituisca un’esperienza pratica di shock culturale;
  2. INCONTRO: esercizi introduttivi all’Intercultura; modelli di integrazione e di relazione col diverso (assimilazionismo, multiculturalismo, melting-pot, Intercultura); sviluppo del tema dell’Intercultura come sistema aperto dove l’imprevisto e l’imbarazzo sono ben accetti. Dinamiche e simulazioni;
  3. INCONTRO: le povertà, vecchie e nuove: tra invisibili ed equilibristi. Quali sono le caratteristiche ricorrenti dell’escluso? Qual è l’idea che il nostro gruppo ha del povero? Chi manca all’appello?;
  4. INCONTRO: l’incontro con l’altro: La relazione di aiuto, cosa ci avvicina e cosa ci allontana dal povero. La risposta empatica: cos’è e come si costruisce;
  5. INCONTRO: pianificare l’intervento sociale; collaborazione in equipe e agire di fronte al disagio: intervento in rete. Ricerca azione e ipotesi d’intervento sociale in un quartiere a rischio della città;
  6. INCONTRO: restituzione dell’esperienza, incontro con i responsabili dei servizi in cui si svolgerà il periodo di volontariato e presentazione degli stessi, compilazione di un bilancio delle competenze e delle attitudini e scelta da parte degli alunni dei servizi in cui svolgere le ore di volontariato; preparazione di un video documentario divulgativo e formativo che verrà prodotto al termine dell’esperienza.

Con la seconda azione, conseguente alla prima, i partecipanti interessati effettueranno un periodo di esperienza pratica di volontariato di pari monte ore, presso le strutture di servizio della Caritas Diocesana di Ragusa che si occupano di minori, disabili, immigrati, indigenti e situazioni di disagio in genere, con fornitura di materiale vario secondo necessità (alimenti, coperte, strumenti). ln tale momento, i partecipanti potranno sperimentare le tecniche e le conoscenze apprese. I servizi tra cui si potrà scegliere di operare, secondo la disponibilità del momento, sono:

  1. il “Progetto Presidio di Caritas Italiana“, una iniziativa presente in 18 diocesi italiane, tra cui Ragusa, che ha come obiettivo quello di garantire una presenza costante su quei territori che vivono la presenza di lavoratori agricoli mediante un presidio di operatori Caritas pronti ad offrire, oltre ad un’assistenza per i bisogni più immediati (distribuzioni vestiti, coperte, cibo, farmaci), anche un’assistenza legale e sanitaria.
  2. il Progetto “Costruiamo Saperi” della Caritas di Ragusa: Progetto di formazione all’autoimprenditorialità agricola organizzato presso una tipica Masseria in godimento da parte della Diocesi di Ragusa.
  3. il “Ristoro di San Francesco” della Caritas Ragusa che offre un pasto completo (primo, secondo, frutta e pane) a persone in difficoltà. Il servizio permette il consumo dei pasti nelle modalità consumo in loco, da asporto o con consegna a domicilio per quei casi impossibilitati a raggiungere la mensa.

Il Progetto prevede una ragionevole partecipazione attiva dei soci rotariani sia come possibili soggetti formati che come collaboratori della formazione (nella prima azione); altresì, come co-agenti nella fase pratica di volontariato (nella seconda azione).